Non ho resistito. L’ho visto e l’ho comprato. Non sarei riuscita a tornare a casa e a lasciarlo solo soletto sullo scaffale della libreria. L’ultimo libro di arte per bambini che ho acquistato è dedicato a Henri Matisse e, ora, è felicemente aperto sul tavolo del mio soggiorno, dopo essere stato sfogliato e analizzato in ogni sua pagina da me e da mia figlia Margherita.
Matisse è stato un pittore francese, esponente di spicco di una delle prime avanguardie artistiche del XX secolo: il Fauvismo. Come era accaduto già per l’Impressionismo, il termine Fauves (decisamente dispregiativo, significa “bestie”) affibbiato a Matisse e ad alcuni suoi colleghi da qualche critico non proprio lungimirante, viene volontariamente adottato dal pittore per descrivere il suo stile pittorico.
Matisse, infatti, si distacca presto dallo stile accademico imperante, cercando nuove ispirazioni e provando nuove tecniche pittoriche. I suoi esperimenti cromatici sono selvaggi, ignorano regole e divieti. I colori non sono più rappresentativi della realtà, ma comunicano le emozioni dell’artista, diventando protagonisti indiscussi del quadro.



Le sperimentazioni di Matisse riguardano gli accostamenti dei colori, gli accordi e le contrapposizioni, soprattutto per quanto riguarda i colori complementari che vengono affiancati a quelli primari per accentuarne il contrasto, ottenendo un insieme decisamente vivace.
Gli ultimi anni della vita di Matisse sono faticosi: il pittore è anziano e malato, costretto a letto. Continuare a dipingere è impensabile, quindi inizia a ritagliare forme più o meno fantasiose, geometriche o meno, da grandi fogli di carta colorata, eseguendo successivamente dei collage pieni di energia e di colore, dove lo stesso contrasto tra le figure e lo sfondo trasmette allegria e gioia di vivere.



Ed ecco che, a questo punto, nella testolina di mia figlia si è innescato il processo creativo: anche lei avrebbe realizzato un “dipinto con le forbici” come quello di Matisse! Ha disegnato alghe e foglie di ogni tipo sui vari cartoncini colorati che poi la sottoscritta ha ritagliato. Un lavoraccio!!! Le frastagliature create da M. erano molto piccole e “arricciate” e io dovevo eseguire tagli rapidi e precisi, incitata dalla piccola artista che non vedeva l’ora di avere tutti i ritagli pronti per definire la loro posizione sul foglio.
Ecco a voi il “Fondo del mare”, ideato e realizzato da Margherita. La mia manovalanza non sarà assolutamente ricordata dai posteri.
